Lentini, Ospedale nella bufera

Lentini, Ospedale nella bufera

Da giorni, se non settimane, si susseguono notizie poco rassicuranti sul nosocomio locale. Personale ammalato di Covid-19. Reparti chiusi per far spazio a un reparto per combattere l’epidemia. Paventata addirittura la chiusura del medesimo. E tanto altro ancora. Insomma, tutte queste notizie e/o voci raffigurano una situazione molto delicata e complessa. Soprattutto perché l’Ospedale è un servizio di eminentissima importanza pubblica ed è a disposizione di un territorio che va ben oltre i comuni di Carlentini, Francofonte e Lentini. Insomma cosa vogliamo farne di questio Ospedale che potrebbe essere una Ferrrari, ma è una semplice Fiat 500? E’ venuto il momento di una forte presa d’atto di tutti affinché questo bene preziosissimo sia tutelato e ulteriormente sviluppato. Perché vorrei ricordarvi che qui si tratta della salute di noi tutti e in un territorio dove continuano a morire per cancro e leucemie decine di persone abbiamo bisogno di un Ospedale che funzioni e sia all’altezza della situazione. Sulla vicenda Ospedale è da tempo che interviene l’On.le Luigi Boggio che nel corso degli ultimi giorni ha rilasciato delle dichiarazioni non proprio improntate al “politically correct”, ma a una serie presa di coscienza collettiva su una questione fondamentale per il nostro territorio. Ad esempio il 13 gennaio l’On.le Boggio rilasscia una dichiarazione su Facebook riguardante “Altro che false notizie! l’assessore Razza invia un ispettore all’ospedale di Lentini per capire le criticità provocati dal virus in alcuni reparti con la chiusura e le condizioni operative e di sicurezza del reparto Covid. Risposta dell’assessore Razza all’on. Pasqua ieri in commissione salute dell’assemblea regionale.” Quindi, ci dobbiamo aspettare un ispettore in arrivo. In un’altra dichiarazione l’On.le Boggio dice testualmente “Ancora è in tempo l’avvocato Ficarra di venire all’ospedale per parlare con il personale sanitario e di stare qualche secondo al pronto soccorso per rendersi conto di persona sulle condizioni in cui operano i sanitari e dimorano i pazienti in attesa di ricovero o di essere visitati. Per l’occasione si potrebbe fare accompagnare dal sindaco così alla fine della visita potrebbero emettere qualche comunicato non di bufale ma veritiero e senza velate minacce. Le minacce sono come le dimissioni si danno o non si danno altrimenti si faccia silenzio per non perdere la faccia.” Insomma, caro Ficarra si svegli! Miracolo il Dott. Ficarra sembra venire all’Ospedale! Infatti, “Buongiorno. Oggi invece dell’avvocato della “sanità pubblica” Ficarra verrà in ospedale il responsabile sanitario delle strutture sanitarie dottore Madonia, quello che ha sostituito, tanto per capirci, il dottore Mateddu, per decidere insieme al personale sanitario, si spera, quello che bisognerà fare per uscire dalle tante criticità a causa del virus e della confusa organizzazione in parte derivata dalla presenza di un reparto Covid gestito da uno dei potenti della sanità privata siciliana convenzionata con i soldi dei contribuenti. Si spera che il dottore Madonia porterà la macchinetta per fare i tamponi molecolari nel laboratorio di analisi dell’ospedale, che dirà un sentito grazie al responsabile Covid dottore Vinci per l’impegno profuso profumatamente pagato, che s’impegnerà a rafforzare il personale del pronto soccorso ridotto al lumicino, stanchi e soli, che si adopererà con ogni mezzo d’aprire i reparti di chirurgia e cardiologia, che predisporrà una sanificazione generale di tutta la struttura, infine di far sapere all’avvocato della “sanità pubblica” che urge la nomina del direttore sanitario non più rinviabile dopo anni d’attesa perché ci vuole uno che dirige e che si assume le responsabilità. Null’altro, nell’attesa di leggere la risultanza delle decisione prese con un bel comunicato con l’avvertenza, per favore ,senza più velate minacce nei confronti di chi fa rilevare delle criticità perché tutti hanno contribuito, ognuno per la sua parte, alla realizzazione di questa moderna struttura al servizio della popolazione del circondario e che vorremmo sempre migliorata.” Come non essere d’accordo con le allarmate dichiarazioni dell’On.le Boggio quando “ESPRIMERE delle preoccupazioni in cui versa l’ospedale di Lentini di fronte al Covid non è allarmismo ma senso di responsabilità e richiamo nei confronti di chi dovrebbe intervenire invece di lasciare il personale sanitario a combattere da soli senza nessun aiuto. Si aspetta da giorni la macchinetta per fare i tamponi molecolari ma non arriva, però, i pazienti che transitano dal pronto soccorso aspettano giorni per avere l’esito quando si potrebbe avere in alcune ore . Ciò renderebbe più flessibile la gestione dei pazienti da ricoverare e quelli da dimettere. Ma non si capisce però le teste d’uovo della direzione dell’azienda provinciale si sono inventate un reparto Covid con gestione privata non altezza della delicatezza delle cure e della sicurezza dei pazienti e del personale. Una genialata a danno del reparto medicina e geriatria che vive una condizione di precarietà dove è allocato e non in grado di soddisfare le richieste di ricoveri dei nostri vecchi per patologie non Covid. Un virus terribile che ha messo in ginocchio e portato alla chiusura chirurgia e cardiologia creando non poche difficoltà al pronto soccorso che sta scoppiando con tutte le corsie piene. Anche delle ambulanze sono state bloccate con i pazienti dentro non avendo dove metterli. Di fronte a questo dramma bisogna che la direzione sanitaria provinciale venga in auto per superare la drammaticità del momento. Non è allarmismo ma un grido d’aiuto.” Insomma, un Ospedale nella bufera. Che vogliamo fare? Vogliamo che sia uno strumento fondamentale per assicurare la salute dei cittadini o un contenitore vuoto? Il tempo delle decisioni è giunto. Sull’argomento l’On.le Boggio era intervento una manciata di giorni fa su Giro di Vite con un articolo recante il titolo di “La covid-19 e l’Ospedale di Lentini”che si può visionare al seguente link:  https://www.girodivite.it/La-covid-19-e-l-Ospedale-di.html.

 

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