Lentini, l’ex sindaco Saverio Bosco si dimette dal consiglio comunale

Lentini, l’ex sindaco Saverio Bosco si dimette dal consiglio comunale

LENTINI – L’ex sindaco Saverio Bosco, ex candidato a sindaco di Lentini per il movimento “Ora” e sconfitto al ballottaggio da Rosario Lo Faro, si dimette da consigliere comunale all’opposizione. La decisione di rinunciare allo scranno è arrivata subito dopo l’ultimo consiglio comunale che si è tenuto nel pomeriggio del 31dicembre scorso, per l’approvazione dei rendiconti di bilancio. Le sue dimissioni ha sorpreso il mondo politico lentinese e i consiglieri comunali che sono stati eletti nelle liste che lo sostenevano alle ultime elezioni amministrative. La rinuncia dell’ex sindaco Bosco è stata ponderata con una grandissima riflessione che è stata affidata ad un post pubblicato alla fine dell’anno. “Ho dato il mio contributo per la rinascita della Città, ora tocca ad altri – ha scritto l’ex sindaco Saverio Bosco in un post pubblicato sul suo profilo – . Chiudo con l’orgoglio di chi sa di aver fatto cose importanti per la propria città, assieme ad un gruppo di persone che hanno costituito una squadra che probabilmente non ritornerà mai più, credo la squadra di governo migliore che in questo periodo difficile, la Città potesse avere. Chiudo con l’orgoglio personale di chi sa che solo una famiglia ha espresso due sindaci nella storia della Città, e questo per me è la massima dimostrazione di amore nei confronti di Lentini, un insegnamento personale che ho ereditato: amare la Città vuol dire partecipare e contribuire ad edificarla e riedificarla contro i distruttori.
Chiudo con il mio ultimo voto in consiglio comunale, favorevole per quanto riguarda i consuntivi di bilancio che portano la nostra firma indelebile sull’ attività di risanamento economico del Comune , chiudo con il mio voto contrario nei confronti di un bilancio di previsione della Giunta Lo Faro che non prevede l’impegno per il recupero crediti nei confronti della discarica Sicula Trasporti, ancora una volta si potrebbe ripetere l’errore originario che ha ucciso finanziariamente Lentini negli anni 2009-2016.
Chiudo con la consapevolezza di aver fatto un’esperienza formativa irripetibile, chiudo in credito con la mia città e con la mia comunità, perché politica vuol dire servire, e in questi anni abbiamo servito la città fino all’ultimo briciolo di energia, ORA è il momento di fermarsi, per questo rassegno le mie dimissioni dal consiglio comunale, sperando che la mediocrità e la superficialità lasceranno spazio alla competenza e alla serietà”.
L’ex sindaco Bosco elenca l’attività svolta durante il suo mandato di primo cittadino facendo un elenco di tutte le iniziative lasciate all’attuale amministrazione comunale, sottolineando anche alcuni passaggi importanti per la vita della città. Dedica anche alcune riflessioni all’attività politica e la sua militanza in questi ultimi anni, prima della fondazione del movimento “Ora che nel 2016 che ne conseguì a vincere le elezioni amministrative e alla svolta politicco – amministrativa alla città. “Si chiude un cerchio iniziato parecchi anni fa, ho militato in partiti che non esistono più – ha scritto l’ex sindaco Bosco – ho ricoperto ruoli istituzionali importanti che mi hanno formato e temprato, ho dato tanto alla politica e a questa Città in termini di energia e tempo, ho ricevuto altrettanto in termini di esperienza e formazione, ora il mio percorso finisce qui. Finisce con questo intervento in aula durante la discussione sulla fuoriuscita dal dissesto finanziario, un passaggio che abbiamo donato alla città con immensi sacrifici negli ultimi 5 anni, anni di crisi, di Pandemia, anni duri che però non ci hanno impedito di portare a termine un compito per il quale eravamo stati scelti, fare chiarezza sulle cause del dissesto e portare la città fuori dal baratro. Ogni atto portato in aula per la fuoriuscita dal dissesto, i rendiconti di bilancio, con orgoglio, portano la firma della Giunta Bosco e questo è stato possibile grazie a quell’intuizione di un gruppo di Lentinesi autonomi che nel Dicembre del 2015, decisero di fondare il movimento ORA, che nel 2016 consegui’ una storica, e probabilmente irripetibile, vittoria alle elezioni. Sono stati anni importanti per Lentini, quella squadra è riuscita a sbloccare finanziamenti milionari, per ricostruire Via Etnea, il Palazzo di Città, il rifinanziamento del progetto di Colle tirone, siamo riusciti a ricostruire Via Garibaldi con economie di gestione ricavate dalla cancellazione di vecchi sprechi, abbiamo riconvertito parte dell’impianto di illuminazione pubblica facendo risparmiare all’ente centinaia di migliaia di euro l’anno, abbiamo fatto diventare la raccolta differenziata obbligo prima di molti altri comuni virtuosi, abbiamo creato centri comunali di raccolta per aiutare i cittadini a differenziare, abbiamo ridotto la Tari ai cittadini e contestualmente, per la prima volta abbiamo portato in gara pubblica il più costoso dei servizi pubblici, il servizio di raccolta di rifiuti. Sui rifiuti abbiamo condotto a testa bassa, una battaglia che ha permesso alla città di riconoscere un credito di decine di milioni di euro nei confronti di Sicula Trasporti, cambiando passo rispetto ad un passato in cui non veniva chiesto un euro ai gestori della discarica che introitavano miliardi di euro scaricando sul nostro territorio. Abbiamo recuperato centinaia di migliaia di euro annui dall’Ospedale nuovo che continuava a pagare al comune usando la vecchia planimetria, abbiamo recuperato milioni di euro per accertamenti nei confronti della base militare di Sigonella, che sul nostro territorio pagava le tasse come fosse una sorta di “pizzeria”. Abbiamo regalato qualche sorriso ai bambini e alle famiglie che quotidianamente si recano all’Ecoparco giochi comunale, che riesce a conciliare sostenibilità ambientale e spazi sicuri per i più piccoli. Queste sono solo alcune cose che hanno contraddistinto la nostra azione amministrativa in un quinquennio difficile, rubato dalla Pandemia e non basta un post per descrivere il resto, rimane forte il rimpianto per non aver completato il progetto di sicurezza stradale e nuova viabilità, con semafori, piste ciclabili, Ztl e aree pedonali che avrebbero contraddistinto il nostro secondo mandato, dispiace non aver completato l’iter di riqualificazione villa Gorgia ed ex lavatoio, per i quali avevamo ottenuto importanti finanziamenti, la Città avrebbe cambiato volto e invece ha cambiato solo amministrazione. In un giorno di pioggia durante un ballottaggio anomalo, si è fermato un percorso politico-amministrativo di rinascita, probabilmente definitivamente. Ma bisogna rimanere sempre ottimisti e mai abbassare la guardia nei confronti di un passato che vuole ritornare protagonista e che rischia di portare la città indietro nel tempo, bisogna sperare che nuovi gruppi di ragazzi disinteressati e autonomi, ripropongano un nuovo progetto per mantenere viva la speranza di una città normale e migliore. Ovviamente non ci sarò più io, mi alzo dal ”tavolo” prima che la politica diventi malattia e perché la politica non deve essere un “lavoro” a vita. Un grazie a quanti in questi anni sono stati al mio fianco in questa bellissima esperienza politico – amministrativa”. Adesso, dopo le dimissione dell’ex sindaco Bosco, il presidente Silvana Bosco Santocono dovrà inserire, nella prima seduta utile del consiglio comunale, la surroga del consigliere dimissionario. Al posto di Saverio Bosco subentrerà Carlo Vasile.

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