Lentini, la storia di Chiara Bucello: “la mia disabilità invisibile non è un problema. Io amo la vita”

Lentini, la storia di Chiara Bucello: “la mia disabilità invisibile non è un problema. Io amo la vita”

LENTINI – “Ho 27 anni, sono una freelance sorda dalla nascita, un lavoro che amo, una splendida famiglia   e vi racconto come nonostante la mia disabilità invisibile io sia riuscita ad abbattere i pregiudizi e l’ignoranza” .Chiara Bucello laureata e specializzata in graphic design in comunicazione ed editoria presso l’ accademia di belle arti a Catania si racconta sui social . Lentinese,  la giovane affetta da sordità sin da quando è nata è uscita allo scoperto e, con la sua determinazione, una buona dose di coraggio e tanta voglia di vivere è riuscita a superare ostacoli e sconfiggere  pregiudizi . Quegli stessi pregiudizi legati alla cattiveria e all’ignoranza che  in  passato non le  consentivano di accettare la sua condizione. Accanto a lei la presenza costante della mamma, la dottoressa Anna Vigilanza e il papà, il giornalista Mario . Parola d’ordine : ironia. <<Facendo autoironia, spiego alle persone che con la sordità si può convivere senza difficoltà. Per me la vita è una sorta di sfida con me stessa ed oggi mi ritrovo a percorrere costantemente un cammino composto da processi di adattamento in situazioni nuove, impreviste ed imprevedibili. Ho imparato a chiamare la mia disabilità il fantasma perché c’è ma non si vede. Per tanti anni ho nascosto la mia sordità anche a me stessa dietro i capelli. Quando ho capito che stavo  vivendo a metà,  ho deciso  di reagire, di prendere in mano la mia vita iniziando a  dire alle persone quando non sentivo, quando dovevano parlare più forte, quando dovevano parlare lentamente o abbassare la mascherina. Quel silenzio che prima era solo mio ho deciso di gridarlo al mondo>>.

 

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