Lentini, HollAndMe – Dutch Street Art In SixItalianCities La presentazione della terza tappa del progetto dell’Ambasciata e  del Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia e INWARD si è tenuta al Lago del Biviere

Lentini, HollAndMe – Dutch Street Art In SixItalianCities La presentazione della terza tappa del progetto dell’Ambasciata e del Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia e INWARD si è tenuta al Lago del Biviere

LENTINI – Non si ferma il lungo itinerario di HollAndMe – Dutch Street Art In SixItalianCities. Il progetto di Arte Urbana, parte del più ampio programma culturale (S)punti di Vista dell’Ambasciata e del Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia in partnership con INWARD – Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana e in collaborazione con alcune ACU – Associazioni per la Creatività Urbana di tutta Italia, giunge infatti a Lentini, in provincia di Siracusa. E qui, nella sua terza tappa, presenta i lavori che verranno svolti in terra sicula a partire dal mese di ottobre.

«Con HollAndMe portiamo avanti un percorso cominciato nel 2020, quando il lockdown ha reso inaccessibili molti spazi destinati alla fruizione dell’arte – spiega Stefano Musilli dell’Ufficio Cultura del Consolato Generale dei Paesi Bassi a Milano -. La creatività urbana è uno strumento formidabile per continuare a offrire al pubblico occasioni di confronto e di dialogo su temi importanti attraverso l’arte».

 

Dopo le opere realizzate a Mantova (giugno 2021) e a Santa Croce di Magliano, in provincia di Campobasso  (luglio 2021), rispettivamente da Erosie in collaborazione con 108 e da Maaike Canne, a Lentini il sodalizio creativo tra Olanda e Italia verrà rappresentato da Nina Valkhoff: la muralista, specializzata in grandi composizioni botaniche e nella raffigurazione di animali ricercati, opererà in città dal 4 al 20 ottobre.

 

Qui, ospitata dall’ACU Badia Lost & Found, l’artista olandese si immergerà in una vera e propria residenza artistica della durata di un mese circa, durante la quale farà ricerca ed esperienza storica – oltre che sociale e, soprattutto, naturalistica – dell’antica area di Lentini, che quest’anno celebra i 2750 dalla sua fondazione greca. La residenza le darà anche l’occasione di visitare il circostante territorio del sudest siciliano, per conoscere quella che, nei secoli passati, è stata la casa di Greci, Romani e soprattutto di Federico II.

 

Potendo contare su una forte assonanza stilistica e cromatica con il territorio, derivante da un sapiente utilizzo della tavolozza pittorica, e sull’incredibile capacità espressiva in cui predomina la raffigurazione di flora e fauna, l’artista riproporrà così quei “bagagli culturali smarriti” che sono anche alla base dell’operato (oltre che del nome) dell’ACU Badia Lost & Found: con e grazie all’arte contemporanea, Nina Valkhoff si confronterà, così, con la rappresentazione dei temi del “Pollo Sultano”, specie protetta e reintrodotta nel lago Biviere di Lentini, e della trama floreale di piante autoctone o tipicamente diffuse e impiantate su questo territorio, oltre che nei suoi più immediati dintorni. L’artista, poi, lavorerà su un edificio che si affaccia direttamente su parte di una delle architetture della cultura locale: la Corte Superiore del Palazzo Beneventano, sede operativa attuale di Badia Lost & Found e location di molti eventi culturali del territorio.

«La parola museo non designa solo un edificio per la conservazione di oggetti, ma un luogo di accoglienza e memoria dell’attività artistica dell’uomo in ogni forma. – afferma Giorgio Franco, presidente della coop. Badia Lost & Found. Che prosegue: La nostra missione da anni induce a riflettere sulla potenza disvelatrice dell’arte, oggi come nel passato, e sulla inesauribile attualità della pittura fatta di gesto e di materia. Siamo orgogliosi che la coop. Badia sia diventata partner di questa importante iniziativa e che il racconto di questo progetto si possa trovare all’interno del Parco Urbano d’Arte, primo del genere in provincia di Siracusa. Questo progetto, fortemente voluto da tutti noi, è l’ennesimo risultato di una sinergia fra pubblico e privati, parla il linguaggio immediato e universale dell’arte urbana con l’obiettivo di emancipare le persone al senso di accoglienza, soprattutto i più giovani, a diventare protagonisti di una rivoluzione positiva. È così un’intera città, la nostra Lentini, a farsi megafono dell’urgenza di trasformare il pianeta in un luogo più sostenibile».

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