LENTINI – Gli studenti della classe 5ª dell’Istituto Palazzolo di Lentini in pellegrinaggio alla Porta Santa per il Giubileo “Pellegrini di speranza”. Una classe dell’Istituto ha avuto il piacere è la possibilità di andare con tanta emozione e curiosità a Roma per effettuare il pellegrinaggio con il passaggio alla Porta Santa e visitare i luoghi più suggestivi della città eterna. Per gli studenti e i docenti, guidati dalla dirigente scolastica Maria Giovanna Ingegnoso e dalle suore dell’Istituto Poverelle non è stato facile organizzare un viaggio d’istruzione così lontano…bene l’Istituto Palazzolo ha dato la possibilità ai bambini, di vivere alcune giornate a Roma. Tra monumenti storici, arte millenaria e un pizzico di avventura. Zaini in spalla e sguardo assonnato, accolti da un sole splendente e da un’aria quasi estiva. Camminare tra quelle pietre antiche immaginando ora di essere gladiatori, ora di essere spettatori, è stato come fare un salto nel passato. Immortalare con lo sguardo la storia della grande Roma, della Roma eterna, e scoprire la bellezza della storia. Posti menzionati nei libri si materializzano davanti agli occhi. Un’esperienza educativa fondamentale, capace di unire apprendimento, crescita personale e di toccare con mano ciò che hanno imparato in classe attraverso libri. Un’opportunità per crescere in autonomia, per imparare a gestire il proprio zaino, i propri soldi, i tempi e la responsabilità personale, ovviamente con il supporto degli insegnanti. Il viaggio d’istruzione si è concluso con il passaggio alla Porta Santa e la visita della Basilica di San Petro. Momenti che rimarranno impressi nella mente e nel cuore degli studenti. “Un momento importante per stimolare la consapevolezza civica – hanno detto gli insegnanti – il rispetto per la storia, l’ambiente e le regole di convivenza. la direttrice gli accompagnatori, l’insegnante hanno fatto sì che tutto ciò si realizzasse. La felicità che hanno riportato non entrava nello zaino non entravano nel bagaglio a mano, ma era dentro loro, nei loro occhi e nei loro cuori”.
