Lentini e Carlentini, riaperta la statale “194” Catania – Ragusa. Il sindaco di Lentini Saverio Bosco e Carlentini Giuseppe Stefio chiedono lo stato di calamità.

Lentini e Carlentini, riaperta la statale “194” Catania – Ragusa. Il sindaco di Lentini Saverio Bosco e Carlentini Giuseppe Stefio chiedono lo stato di calamità.

CARLENTINI – L’Anas ha riaperto al traffico in entrambe le direzioni la strada statale “194” Catania – Ragusa, in contrada Sabuci, Marcellino, in territorio di Carlentini, invasa questa notte dall’alluvione causata dall’esondazione del fiume San Leonardo, nei pressi di contrada Sabuci e il Bivio Iazzotto. E’ stato ripulito il manto stradale per permettere la riapertura della strada. Rimane chiusa al traffico veicolare l’ex ragusana che da accesso alle contrada San Demetrio, Sabuci e contrada Marcellino, Rimangono isolate le tre aziende agrituristiche della zona, la sede di due ditte e diverse abitazioni. La Polizia stradale di Siracusa, i carabinieri invitano gli automobilisti alla prudenza. Il sindaco di Lentini Saverio Bosco ha inviato alla Regione una richiesta per lo stato di calamità. “A seguito delle alluvioni della notte scorsa – ha detto –  il Comune  ha dato comunicazione dello stato di calamità alla Regione.  Sul sito del Comune e presso l’ufficio tecnico, ufficio agricoltura,è possibile, a partire da oggi, segnalare i danni causati dall’evento calamitoso che ha colpito il nostro territorio”. IL sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio, che sin dalle prime ore della giornata si è tenuto costantemente in contatto con la Protezione civile e con le forze dell’ordine e anas ha chiesto al Governo regionale lo stato di calamità. l presidente dei deputati Questori all’Ars, Giorgio Assenza, ha chiesto urgentemente il riconoscimento della stato di calamità naturale. «L’agricoltura, ovvero una fra le principali fonti di reddito di tutto il Ragusano – specifica Assenza – è praticamente in ginocchio dopo il secondo dei due nubifragi che hanno procurato danni ingentissimi a distanza di pochissimi giorni l’uno dall’altro: da Modica a Scicli, da Pozzallo a Ispica, quest’ultimo cataclisma naturale condensatosi in partenza dalla zona di Rosolini, ha danneggiato strutture e proprietà private ma anche infrastrutture pubbliche a partire dalla rete viaria». Immediata la risposta dell’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera: «L’Assessorato si è celermente attivato presso gli ispettorati dell’agricoltura competenti per predisporre tutte le attività relative alla valutazione e delimitazione delle aree colpite, il personale è già sul luogo per fare un primo monitoraggio e una stima dei danni a seguito del violento nubifragio che nelle ultime ore ha flagellato la provincia di Siracusa, Catania e Ragusa e ho già dato mandato agli uffici per predisporre gli atti finalizzati al riconoscimento dello stato di calamità». E continua: «Lo straripamento dei fiumi che ha arrecato grave danno alla viabilità rurale e alle aziende agricole, ci ha spinto a tenerci a stretto contatto con i capi del Genio Civile e continuiamo a vigilare affinchè si possano contenere i danni e dare il pronto e doveroso supporto e sostegno alla popolazione colpita».

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