Lentini, “Amarcord” dopo 50 anni  dalla maturità per gli ex alunni della 5A del Liceo Scientifico “Vittorini”

Lentini, “Amarcord” dopo 50 anni dalla maturità per gli ex alunni della 5A del Liceo Scientifico “Vittorini”

LENTINI – Si sono ritrovati 50 anni dopo il loro esame di Stato conseguendo la licenza scientifica ed è stata subito festa. Gli alunni della V A del Liceo Scientifico “Vittorini” di Lentini hanno così celebrato mezzo secolo dalla licenza liceale. L’idea dell’”Amarcord” di riunire tutti i compagni di quella famosa classe V A dell’anno scolastico 1972/73 è stato Giuseppe Fiamma il quale alcuni mesi fa ha rispolverato il vecchio diario di classe per rintracciare tutti i compagni di quella famosa VA, mentre Alfio Navarria, imprenditore lentinese è titolare del Bar Pasticceria e catering “Navarria”, si è occupato dell’organizzazione e dell’accoglienza.

Ha formato un gruppo whatsapp “i mitici della VA” e piano piano ha iniziato a contattare tutti i suoi compagni compreso gli insegnati alcuni residenti a Lentini e altri che vivono fuori città. Sui banchi del “Vittorini” nell’anno scolastico 1972/73 gli alunni della VA hanno incontrato figure carismatiche di Lentini come Pippo Moncada loro professore di Matematica e Fisica e Francesco Di Paola insegnate di lingue straniere, ma mai avrebbero immaginato che ad unirli sarebbe stato uno smartphone. Come racconta Alfio Navarria, “finita la scuola tutti hanno intrapreso la loro strada. Alcuni sono rimasti a Lentini, mentre altri sono andati via dal paese, perdendo di vista i miei compagni di scuola”. Cosi ho avuto l’idea, per festeggiare i cinquant’anni dal Diploma liceale di percorrere la strada a ritroso: da lì, ho iniziato la ricerca, mettendomi in contatto e aprendo subito un gruppo WhatsApp”. Alfio Navarria, dopo aver contattato tutti ha organizzato di tutto punto l’accoglienza nella “Sala Navarria” di via Murganzio nel centro storico della città per un “pranzo della VA”. A vederli chiacchierare, in effetti, sembra che il tempo non sia passato. Goliardia, ma anche abbracci sinceri, accompagnano il pranzo passato insieme: “È stata una sensazione straordinaria, abbracciarsi dopo tanto tempo è stata un’emozione indescrivibile – prosegue Alfio Navarria- penso che il modo in cui abbiamo vissuto la scuola, come sezione, è stato molto singolare: ci sentivamo una vera e propria famiglia. Poi rincontrare il mio compagno di banco Cirino Bosco con cui ho trascorso cinque anni è stata una vera e propria emozione”. Altri tempi. Negli anni a seguire hanno intrapreso le più svariate carriere divenendo affermati medici, imprenditori, avvocati, insegnanti, studiosi, dirigenti d’azienda, funzionari dello Stato e della Regione, architetti. Nell’incontro si è rivolto un pensiero ai compagni che hanno lasciato la vita terrena . La foto di gruppo li immortala sorridenti, ciascuno col proprio carico di vita: molti sono nonni e, oggi, sono alle prese con le esperienze scolastiche dei loro nipotini. Ma dietro quei volti rugati si nasconde la giovinezza dell’amicizia: “Ci ha cementificato il grande rispetto vissuto in classe, era qualcosa di unico per quegli anni – conclude Alfio Navarria – credo che la nostra esperienza sia davvero interessante, anche da far conoscere ai ragazzi di oggi”. Al raduno, cinquant’anni dopo, hanno partecipato: Giuseppe Fiamma, Ugo Mazzilli, Lucia Caracciolo, Marcello Iaca, Anna Randone, Cirino Ira, Angelo Magnano, Pina Curcio, Guido Nardo, Giuseppe Serges, Martina Ragazzi, Alfio Navarria, Cirino Bosco,Elio Damiano, Alfio Furnò ,Franco Pistritto, Franca Cascio, Maurizio Caffi, Pippo Scirè, Elvira Cardillo, Franco Giuliano, Bruno Gentile e Franco Malpasso.

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