Inaugurata la nuova sede della Rete Centri Antiviolenza di Raffaella Mauceri

Inaugurata la nuova sede della Rete Centri Antiviolenza di Raffaella Mauceri

 

 

Sabato 16 gennaio, alla presenza di numerose figure istituzionali e di un folto pubblico, ha avuto luogo la cerimonia di inaugurazione della nuova sede operativa della Rete Centri Antiviolenza di Raffaella Mauceri sita in via Brenta, 67 nei locali concessi in comodato d’uso dal Libero Consorzio Comunale (ex-Provincia) di Siracusa con decreto n.2/10.10.2015 del Commissario straordinario dott. Antonino Lutri.

 

 

Al taglio del nastro congiuntamente l’On. Vinciullo, padre della legge siciliana sulla violenza di genere e il commissario dott. Lutri che, a tangibile conferma della sua sensibilità circa il turpe fenomeno della violenza sulle donne, ha assegnato una sede che aderisce alle disposizioni del decreto presidenziale regionale marzo 2015 sui centri antiviolenza e le case-rifugio. La Rete infatti è ormai perfettamente a norma sia sul piano strutturale che sul piano delle modalità di intervento anch’esse dettagliatamente indicate nel citato decreto. I centri non a norma, la Regione, infatti, li ha definiti “abusivi”.

Dando lettura del messaggio del Procuratore Capo dott. Francesco Paolo Giordano (che si riporta in calce), ha aperto la cerimonia la presidente e fondatrice della Rete, Raffaella Mauceri che ha fatto un breve exursus del prestioso curriculum dell’associazione: “Con le sue 150 volontarie e con il suo Coordinamento Donne Siciliane, soggetto giuridico che raccoglie ben 26 associazioni – ha detto –  questa Rete è la più grande realtà siciliana schierata contro la violenza su donne e minori”.

Dopodiché ha voluto ringraziare tutti i soggetti che a vario titolo hanno collaborato per la buona riuscita dell’immane lavoro svolto dalla Rete in questi 15 anni: 1800 donne accolte con i loro figli minori, circa duecento donne rifugiate nelle case rifugio a indirizzo riservato del CDS, decine di donne strappate alla morte per femminicidio, e innumerevoli altre restituite alla libertà e alla dignità.

A seguire, gli interventi delle autorità istituzionali: il Commissario Lutri che ha espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto dalla Rete e ribadito la disponibilità del Consorzio alla collaborazione, e l’On. Vinciullo che si è detto compiaciuto del percorso della legge da lui firmata ma “ispirata” dalle volontarie della Rete che da 15 anni stanno in prima linea e si confrontano con la violenza di genere tutti i giorni.

Auspici di buona prosecuzione del lavoro alla Rete sono poi stati espressi dai rappresentanti delle Forze dell’Ordine, l’ispettore Salvatore Liberto, il dott. Arcidiacono per la Polizia di Stato e il Comandante Parisi (stazione di Ortigia) per l’Arma dei Carabinieri. Auguri cui si sono uniti l’avvocato Ezechia Reale, segretario generale dell’Isisc e la dott.ssa Adalgisa Cucè, funzionaria Asp e responsabile del Codice rosa.

E’ stata poi la volta di presentare e ringraziare le maestranze della Rete: la vicepresidente della Rete avvocata La Runa, la responsabile del gruppo avvocate della Rete, avv. Lo Tauro, la responsabile del Gruppo accoglienza, dott.ssa Laura Uccello, la responsabile del Gruppo Eventi, Maria Scrofani, la presidente di Stonewall prof. Tiziana Biondi, le autrici della straordinaria mostra fotografica sulla violenza di genere “Officina delle visioni” di Catania, e  le delegazioni del CDS giunte da più parti della Sicilia a nome delle quali è intervenuta l’avvocata Pilar Castiglia, responsabile dell’Ufficio Legale regionale.

Momenti di commozione, quando la presidente Mauceri ha rivolto un ringraziamento speciale alle componenti del Direttivo: “Siamo cinque, siamo unite come le dita di una mano. Se qualcuno mi chiede come definire il mio rapporto con le mie meravigliose ragazze, mi basta un solo aggettivo: inseparabili”. Lacrime e applausi scroscianti sottolineavano le sue parole.

Infine, al “rompete le righe”, le componenti del Direttivo hanno fatto da guida agli intervenuti per visitare la splendida struttura che si articola come segue:

  • la saletta d’attesa per le utenti e i loro bimbi che qui vengono intrattenuti dalle pedagogiste/educatrici durante i colloqui con le loro mamme;
  • la stanza riservata all’accoglienza delle utenti gestita da un folto gruppo di psicologhe, pedagogiste e assistenti sociali, ivi incluso il Servizio SOS ascolto 24 H;
  • la stanza riservata al team delle avvocate che offrono consulenza legale penale, civile, minorile, ecc…;
  • La sala rossa” per la cui notevole ampiezza (metri 14 x 15) sarà adibita ad ospitare le iniziative promosse dalla Rete: conferenze, seminari e corsi di formazione, work shop, mostre, proiezione di videoclip, documentari e docufilm, assemblee plenarie provinciali e regionali, e così via. Di tali molteplici attività si occuperà il Gruppo Eventi, un gruppo di volontarie preposto alle p.r. In particolare, il Centro biblioteca e documentazione sarà gestito dalla studiosa e ricercatrice prof. Angela Adamo.

Tutte le operatrici della Rete, secondo il dettato del succitato Decreto, oltre ad un elevato livello di scolarità, sono in possesso di svariati titoli di specifica formazione e di un curriculum associativo di spessore e qualità.

La sede storica della Rete, che rimane presso l’ex-onp della Pizzuta, sarà adibita ad ufficio di Presidenza e Gruppo amministrativo di questa associazione che con i suoi 16 “avamposti” copre tutto il territorio provinciale e il cui lungo e prestigioso curriculum le ha guadagnato il protocollo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità.

“Questa grande bellissima sede – ha detto la presidente Mauceri, nota giornalista-editrice – costituisce il pubblico riconoscimento e il coronamento di vent’anni di lavoro duro, difficile e pericoloso, svolto con l’impegno e il rigore di chi, come noi, crede alla Causa delle donne e guarda avanti e sempre più avanti”.

 

Messaggio del Procuratore Capo dott. Giordano alla Presidente della Rete:

 

Gent.ma dott.ssa Mauceri,

La ringrazio di cuore per il cortese invito, purtroppo non mi è possibile presenziare per un impegno familiare non rinunciabile, tuttavia desidero farLe pervenire, a nome dei magistrati dell’Ufficio e mio personale, i miei più sinceri e affettuosi complimenti per l’importante risultato raggiunto, con l’augurio di poter svolgere sempre più efficacemente quella consueta e preziosa opera di sostegno alle vittime di abusi che la Rete quotidianamente esegue, collaborando significativamente con l’autorità inquirente, nel segno della giustizia e della ricerca della verità.

A presto, Francesco Paolo Giordano

 

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