Il “Polo Regionale di Siracusa per i siti e i musei archeologici” proposta dei Democratici per la città

Il “Polo Regionale di Siracusa per i siti e i musei archeologici” proposta dei Democratici per la città

Il Dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana ha trasmesso alla Segreteria Generale una nuova proposta di organizzazione interna, ispirata a esigenze di spending review, che prevede una serie di accorpamenti e la nascita, accanto alle Soprintendenze, dei Poli regionali per i siti culturali e i parchi archeologici. “Si tratta del secondo piano di riforme proposto dal Dipartimento dopo quello decretato nel 2013 sotto il mio mandato di assessore” commenta Mariarita Sgarlata, presidente dell’Associazione Democratici per la città “dal quale ci saremmo aspettati un aggancio della Sicilia ai processi innovativi innescati in Italia dalle scelte del ministro Dario Franceschini. Manca in questa proposta proprio il mancato riconoscimento dello status di grandi musei alle più antiche e rilevanti istituzioni museali isolane che, sia per dimensioni sia per qualità del patrimonio, superano di gran lunga musei come quelli di Reggio Calabria o Taranto. Eppure questi due musei “italiani” sono stati da poco affidati alle nuove figure di direttori/manager, estranei ai quadri amministrativi statali, mentre i due musei archeologici regionali Antonino Salinas a Palermo e Paolo Orsi a Siracusa, nonché le due Gallerie Abatellis a Palermo e Bellomo a Siracusa subiscono palesemente un declassamento. In linea con il riassetto nazionale del MiBACT, non sarebbe stato quindi il caso di attribuire al Salinas e al Paolo Orsi lo status di musei dotati di autonomia gestionale e amministrativa, come peraltro riconosciuto ad altre istituzioni museali dell’Italia meridionale quali i due Musei Archeologici Nazionali di Reggio Calabria e Taranto? Un intervento di questo tipo avrebbe allineato il sistema di offerta culturale regionale al modello di autonomia realizzato su scala nazionale”. “Fin qui la critica – continua Sgarlata – ma, dato che il riordino è nato dalle prescrizioni della Legge di Stabilità regionale e dalla necessità di fare economia, si deve ammettere che le soluzioni trovate, per la Sicilia e per Siracusa, consentono comunque di avviare un percorso virtuoso nel sistema dei beni culturali siciliani. A Siracusa, nasce il “Polo Regionale di Siracusa per i siti e i musei archeologici – Museo archeologico regionale Paolo Orsi” che prescrive l’accorpamento al Museo archeologico dell’istituendo Parco Archeologico della Neapolis, dell’istituendo Parco Archeologico di Eloro e della Villa del Tellaro, coerente, fra l’altro, anche con l’attuale sistema di bigliettazione integrata proprio fra tutti questi siti. I musei restano, a tutt’oggi, il fanalino di coda dell’offerta culturale siciliana: hanno di norma visitatori di gran lunga inferiori a quelli dei siti e dei parchi archeologici. Questo nuovo Polo gestirà, soprattutto, i due grandi attrattori culturali della città di Siracusa: museo e parco. In questo modo, settori strategici come la progettazione, la valorizzazione, la promozione del territorio archeologico della città e del suo grande museo, la ricerca scientifica, la manutenzione e il restauro, la gestione e razionalizzazione delle risorse finanziarie ordinarie e dei fondi comunitari possono essere strutturati in un sistema non più disgiunto ma aggregato, in un’ottica di politiche di promozione culturale e turistica diffusa sul territorio”. Conclude Sgarlata: “prendiamo questo come un passo ulteriore verso l’obiettivo della gestione autonoma dal bilancio regionale dei proventi ricavati dalla bigliettazione che possa garantire – come già accade al Parco della Valle dei Templi di Agrigento, formalmente istituito dalla legge 20 del 2000, titolo II – non solo un adeguato livello di manutenzione del sito, ma una promozione unitaria e coordinata dell’offerta turistico-culturale della città. Il Parco della Neapolis, dopo Taormina e Agrigento, è il terzo polo attrattore della Regione, con oltre 500.000 presenze. La sfida, a questo punto, è quella di indirizzare – anche attraverso specifiche strategie da concordare con i tour operator – i flussi turistici del Parco della Neapolis verso il Museo “Paolo Orsi”, in modo da favorire un ulteriore incremento dei visitatori. Il Museo con 60.216 visitatori è, fra l’altro, il primo museo archeologico in Sicilia e ha persino incrementato la fruizione, rispetto al 2014 (48.950 visitatori), del 23%. Il Polo, che riunisce le due eccellenze del nostro territorio, con una visione strategica più unitaria non potrà che supportare la crescita e la qualità dell’offerta turistica e culturale a Siracusa. E come cittadini siamo chiamati a controllare il percorso che porterà al decreto finale non prima del confronto sindacale (la proposta è pubblicata nel sito del DIRSI, sindacato dei dirigenti regionali), approvazione in Giunta regionale, passaggio al CGA e ufficio legale”.

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