Francofonte, inizia conta dei danni dopo il violento nubifragio

Francofonte, inizia conta dei danni dopo il violento nubifragio

di Angelo Lopresti

FRANCOFONTE –  Secondo alcune stime, azzardate per difetto, i danni nel comune collinare  potrebbero ammontare a diversi milioni di euro. A causa del nubifragio della scorsa notte ci sono contrade rimaste isolate, tra queste anche Fanusa, Mastrocciardi, Vigna Principe e Rapsi. Il sindaco di Francofonte Daniele Lentini assieme agli assessori sono a lavoro per far fronte alle tante emergenze della comunità locale. “La situazione – dice Lentini – è veramente drammatica. Stiamo lavorando ininterrottamente dalle prime ore del mattino di ieri per far fronte alle tante richieste di aiuto”. La città è stata duramente colpita e ha subito devastazioni da nord a sud, dal centro storico alle campagne. Ci sono collegamenti stradali  interrotti, in alcune zone della città sono in tilt le forniture elettrice e quelle telefoniche,  intere contrade sono sott’acqua, innumerevoli i muri di cinta che sono crollati e il manto stradale quasi inesistente nella cintura periferica. Ci sono anche famiglie sfollate. “Abbiamo delle famiglie – aggiunge il sindaco –  che sono state costrette a lasciare la propria abitazione e attualmente sono ospiti dei parenti. Le loro case hanno subito copiose  infiltrazioni di acqua tanto da far sospettare la temporanea inagibilità degli immobili per i quali sono in corso gli accertamenti”. Non si contano le aziende agricole distrutte, così come si guarda con preoccupazione allo stato degli edifici pubblici che si teme siano a rischio.  Intanto per far fronte alla situazione, nel  Comune di Francofonte è stato annunciato dall’amministrazione comunale che presto verrà costituito il Centro operativo contro le calamità (Coc).  “Sono sei le squadra messe in campo con fondi comunali per il
ripristino dei collegamenti – aggiunge il sindaco –. Sappiamo che intere aziende hanno perso tutto, sia il raccolto che gli agrumeti, che a causa dell’accumulo dell’acqua saranno esposti al marciume radicale”. Infatti la grande preoccupazione è per il crollo dell’economia locale basata prevalentemente sull’agricoltura e l’indotto collegato. “Non riusciremo – afferma Salvatore Occhipinti, presidente del Consorzio Porta Chiusa –  a farcela da soli. Siamo disperati. Chiediamo a grande voce aiuto ai rappresentanti istituzionali che vengono a Francofonte a prendere i voti e che oggi sono chiamati a dare le risposte a persone che hanno perso il sostentamento”.  Per gli interventi il Coc è in stretta collaborazione con la Coldiretti e il personale della Condotta agraria  per la raccolta delle segnalazioni dei danni nelle campagne e delle istanze per richiedere tempestivamente lo stato di calamità naturale.  E’ in corso il controllo degli edifici pubblici, dalle scuole agli uffici comunali, alle chiese e anche delle abitazioni private per le quali sono state segnalate situazioni di particolare rischio.

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