Francofonte. Cerullo ai giovani: “Date l’esempio”

Francofonte. Cerullo ai giovani: “Date l’esempio”

FRANCOFONTE – Momenti intensi e carichi di significato quelli vissuti durante i due incontri di ieri con lo scrittore e fotografo Davide Cerullo.L’iniziativa nasce dall’intesa tra il progetto socio – culturale Anteo (parrocchia S.Antonio Abate), l’Osservatorio per la Legalità – Francofonte e associazioni locali.

Durante la mattinata Cerullo ha incontrato gli studenti del Polivalente (I.T.C. “Alaimo”, Liceo Scientifico “Vittorini- Gorgia” e I.P.S.I.A.); mentre, nel tardo pomeriggio, ha dialogato con i francofontesi nella splendida e suggestiva cornice della chiesa Madre. I due incontri sono stati moderati dal prof. Nuccio Randone.

“La malattia del secolo è l’indifferenza e non possiamo essere indifferenti”: ha detto Cerullo. “Mi piace pensare che siamo come alberi che camminano. Siamo ossigeno. Siamo il desiderio alla vita”: ha detto ancora. “A cosa serve vivere se non si ha il coraggio di lottare?”. E poi ha ricordato ai presenti che: “Il primo atto di illegalità è la disinformazione”.

Davide Cerullo che ha fondato, nel 2017, a Scampia, l’associazione di promozione sociale “l’Albero delle Storie”, ha sottolineato che: “Il crimine più grande è quello di non permettere a un bambino di essere tale. La dignità di una persona viene ancora prima dei suoi diritti. L’esempio è fondamentale: i bambini crescono in base a ciò che fanno e in base a quello che credono”. E poi  un appello ai giovani: “Date l’esempio”.

Cerullo, che ha raccontato la sua esperienza di vita vissuta che lo ha trasformato radicalmente, ha ricordato importanti figure come Don Pino Puglisi, i giudici Falcone e Borsellino e Peppino Impastato: “Abbiamo bisogno di grandi uomini. Le mafie per esistere hanno bisogno di degrado e abbandono”.

Cerullo si rivolge alle donne: “Gli uomini, quando vi amano, vi lasciano libere”. E ancora, un appello alle istituzioni scolastiche: “State attenti al fragile. State attenti ai ragazzi. Nelle scuole c’è un dolore muto che non parla”.

“Dobbiamo ritornare a  considerare valore ogni forma di vita”: ha ribadito lo scrittore. A conclusione, Cerullo ha risposto ad alcune domande che hanno fornito spunti di riflessione importanti.

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