Francofonte. Avviati i Progetti Utili alla Collettività (PUC)

Francofonte. Avviati i Progetti Utili alla Collettività (PUC)

FRANCOFONTE – Dal 1° luglio il Comune di Francofonte ha avviato i Progetti Utili alla Collettività (PUC), collegati alle disposizioni previste per il Reddito di Cittadinanza (RDC). Nell’ambito dei Patti per il lavoro e/o per l’inclusione sociale, i beneficiari del reddito sono infatti tenuti a svolgere Progetti Utili alla Collettività (PUC) nel Comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16 ore per la durata di 3 mesi.

L’assessorato alle Politiche Sociali, insieme ai servizi sociali comunali, ha stilato un catalogo di 9 progetti che riguardano i seguenti ambiti: culturale, sociale, scolastico, ambientale e di tutela dei beni comuni. A questo, è seguita una lunga e complessa attività preparatoria caratterizzata dalla fase di selezione tra i nominativi presenti all’ufficio delle politiche sociali e al centro per l’impiego.

A tal proposito, i servizi sociali del Comune hanno effettuato singoli colloqui con i percettori del Reddito di Cittadinanza, allo scopo di cucire un progetto quanto più rispondente alle competenze professionali della persona e alle attività da svolgere.

Nello specifico sono 45 le persone impiegate nei 2 progetti già approvati. Nel dettaglio, il progetto “L’ecologia al primo posto”, prevede l’impiego di 25 persone che supporteranno gli operai per la manutenzione, pulizia di strade e vie del Comune. I restanti 20 beneficiari, invece, sono stati inseriti in “Manutenzione, spazi ed edifici pubblici comunali”, che comprende la manutenzione e la cura delle aree verdi di Francofonte, dell’arredo urbano e del cimitero.

I 45 selezionati sono dotati degli appositi e necessari presidi già acquistati dal Comune e seguiti da un tutor per progetto di provenienza dal settore di appartenenza.

“I PUC possono avere una grande importanza se utilizzati in modo strategico. Rappresentano un’occasione di inclusione, crescita ed arricchimento per i beneficiari e per la collettività. Inoltre, sono uno strumento di responsabilità e di dovere per i percettori di reddito di cittadinanza, che possono in questo momento restituire un servizio alla collettività”: fanno sapere dall’amministrazione.

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