Donati gli organi di Salvatore Di Pietro devoto di Santa Lucia di Carlentini

Donati gli organi di Salvatore Di Pietro devoto di Santa Lucia di Carlentini

Una  vita che si spegne, una speranza che si accende in un’altra parte della Sicilia. E’ questo il gesto di grande generosità  della famiglia di Salvatore Di Pietro, 67 anni, devoto di Santa Lucia di Carlentini, ex titolare di agenzia disbrigo pratiche, è  deceduto domenica sera, a causa di una emorragia cerebrale all’ospedale Umberto I di Siracusa. L’uomo, domenica, intorno alle 13 si è sentito male mentre era a casa e si è accasciato a terra. Il rumore è stato notato dai nipoti Paolo e Vanessa Vacanti, i quali hanno chiesto l’intervento dell’ambulanza del 118. I sanitari dopo aver prestato le prime cure lo hanno trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Lentini e poi, vista la  grave situazione hanno chiesto il trasferimento  all’Umberto I di Siracusa. L’uomo è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale.   I nipoti Paolo e Vanessa Vacanti il fratello Gaetano e la sorella Antonietta, di Salvatore, per gli amici Turi,   nonostante il dolore del momento, hanno però trovato la forza di autorizzare all’equipe medica, dall’Ufficio Trapianti dell’Asp diretto da Franco Gioia Passione, il prelievo di organi. Dopo le procedure di rito, ed un lungo intervento è  stato eseguito  nella notte di lunedì dalle equìpe dell’Ismett di Palermo, del Policlinico di Catania e dell’ospedale Umberto I il primo  prelievo multi organo di polmoni, fegato e cornee sono stati trasferiti a Palermo, i reni a Catania. Salvatore Di Pietro è stato il fondatore dell’associazione “La Meta” della “Pro Loco” “Avis” e dei “Devoti di Santa Lucia”. I funerali si svolgeranno, oggi, alle 16, nella chiesa Madre di Carlentini. “ E’il primo prelievo di quest’anno effettuato  nella nostra provincia. Acconsentire alla donazione degli organi di un proprio congiunto nel dolore immenso della sua perdita – ha detto il  coordinatore  Trapianti Franco Gioia Passione – è un gesto di grande altruismo e di solidarietà che dà speranza agli altri e consente di salvare la vita o rendere migliore l’esistenza a tante persone colpite da patologie invalidanti

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