DIPENDE DA NOI, ANCHE L’ARCOBALENO

DIPENDE DA NOI, ANCHE L’ARCOBALENO

Un anno e due giorni fa. Era il 21 febbraio 2020. Era il giorno in cui in Italia si registra il primo caso di covid19. Primo paziente positivo a Codogno. Un Paese in preda al panico. I giornali e i portali online scrissero che era arrivato un virus mortale.

Gli italiani, così come il resto del mondo,  furono costretti, rapidamente, a riorganizzare la propria vita. Gli italiani svuotarono i supermercati. Igienizzanti, guanti e mascherine costavano quanto un bene di lusso e, da lì a poco, divennero introvabili.

Il mondo politico disse a gran voce e con ogni mezzo di comunicazione: “restate in casa”. 

Un anno dopo? Qualcosa è cambiato. Il virus c’è ancora. I morti anche. Siamo, ancora, limitati negli spostamenti e condizionati nei rientri alla propria abitazione. Igienizzanti guanti e mascherine continuano ad essere ricercatissimi e, ormai, indispensabili da possedere e indossare. 

Continueranno ad esserci lockdown (nazionali, regionali, locali), svariate restrizioni e misure di sicurezza in ogni città d’Italia. Continueranno ad esserci attività costrette a rimanere chiuse. Ed altre, probabilmente, obbligate a rimanere con le saracinesche abbassate per sempre. 

C’è paura. C’è crisi. C’è indifferenza. C’è indifferenza. C’è insensibilità. C’è scombussolamento psicologico. Ci sono cuori di marmo. 

Quando ho pensato al nome BenEssere da dare questa rubrica mi trovavo al Nord Italia. Mi trovavo in una di quelle Regioni,  in zona gialla, era un pomeriggio freddo ma io ero in casa, al caldo, e stavo bene. 

Sì, stavo bene davvero. Ero in salute e, soprattutto, non mi mancava nulla. Eppure da lì a pochissimo sono cambiate, per me, tantissime situazioni condizionate, pure, dall’emergenza covid. Solo a distanza di un mese, e a seguito di determinate vicende, ho capito altrettante cose. Tante davvero. 

E se l’arcobaleno, nella sua magnificenza, spunta dopo una forte tempesta, e allora vero che, dopo un periodo difficile, in ognuno di noi si scioglie e purifica il cuore; è allora vero che si abbattono i muri di indifferenze.

Non abbiamo alcuna certezza del domani? E’ verissimo. Ma abbiamo la vita, abbiamo la speranza. Abbiano le nostre capacità di metterci in azione con cuore e testa

Abbiamo l’intelligenza di riconoscere se alcune cose non ci fanno stare bene attorno a noi e/o dentro di noi. Ecco una volta  capito, dobbiamo soltanto, tirare fuori il coraggio di smettere di osservarle e agire. 

Sì, perchè tu. Sì sì proprio tu, di coraggio ne hai tantissimo. Ed hai anche un grande cuore. Probabilmente in questo lungo e faticoso anno, si è un po’ irrigidito ed è andato in autoprotezione. E’ vero che ci vorrà del tempo, puliamolo bene questo cuore e consentiamogli di splendere.

Febbraio 2020: “tornerà tutto come prima e sarà più bello di prima”.

Febbraio 2021: “Com’era prima?”.

 

Credo che non sia importante com’era prima. E così, ancora, credo che non occorre ricercare cosa facevamo prima; come facevamo prima. Cosa ci rendeva forti e cosa ci rendeva deboli prima del covid.

Oggi, siamo sani, in salute e in BenEssere. Agiamo per decidere come andrà oggi. Senza risparmiarci. 

 

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