CARLENTINI. Il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio, tesserato Pd scrive agli iscritti e simpatizzanti in vista del congresso provinciale del partito. Ecco la lettera:
“Care iscritte e cari iscritti, compagne e compagni, invito tutti i candidati alla segreteria provinciale a concentrarsi sui temi, sulle proposte, sull’idea delle politiche che vogliamo portare avanti in questa provincia, seguendo, per quanto mi riguarda, l’esempio di Elly Schlein e di Antonio Nicita. Dobbiamo essere contenti di celebrare il congresso, nel rispetto dello Statuto nazionale e regionale, nonché del Regolamento, approvato all’unanimità, dalla Commissione per il congresso. Infangare questa festa democratica con accuse, minacce di ricorsi, rappresentazioni falsate a mezzo stampa è una offesa ai nostri valori. Spero sia un incidente di percorso, da superare subito, in uno spirito unitario di riconoscimento reciproco, pur nella diversità delle nostre idee.
Ciascuno, iscritto e iscritta, con la sua storia e le sue aspirazioni, ha potuto dare, in ben 4 mesi dall’avvio della fase congressuale, il suo contributo. Le idee delle singole mozioni devono essere valorizzate, al di là delle scelte che ciascuno di noi ha deciso di fare per la prossima segreteria provinciale. lo sosterrò una mozione (quella che ha come candidato Piergiorgio Gerratana) che mi ha convinto per l’analisi e per le proposte tracciate nel corposo documento che l’accompagna. Ma ritengo che tutte le proposte siano validissime e che possano e debbano essere integrate.
Invito tuttavia ad abbandonare l’idea che un congresso debba farsi contro il congresso stesso, con le polemiche interne e le inutili rivendicazioni, le diffide e gli annunci di ricorsi, già minacciati presso la stampa e inoltrati Commissione provinciale per il Congresso che va, invece, ringraziata per il lavoro volontario che sta portando avanti da mesi, sotto la presidenza di Giacomo D’Arrigo.
Non comprendo sinceramente, dopo 4 mesi dall’annuncio del Congresso, questa improvvisa aggressività da parte di alcuni, dopo la chiusura del tesseramento. Mi chiedo a chi e a cosa serva. Non al PD, sicuramente. Non a ciascuno di noi. Vogliamo dire a 2500 iscritte e iscritti che lo scontro da parte di qualcuno è tale che il Congresso non si celebra o che sarà oggetto di ricorso per mesi da parte di chi non dovesse vincerlo? E per fare cosa? Con quale fine? Per essere ancora più fragili contro i nostri avversari? Per commissariare ancora la federazione? Per consolidare correnti regionali che nulla sanno della nostra Provincia se non quello che racconta qualcuno sulla stampa distorcendo, anzi, capovolgendo la realtà? Questa non è politica, così non ci rispetteremmo e non ci rispetterebbero come comunità.
Il congresso va celebrato, come previsto da Statuto, cioè con gli iscritti e le iscritte, e non va boicottato, magari per l’evidente paura di qualcuno di contarsi. Ma come erano pronti a fare una lista unica, con tutti dentro come nel PCUS, in modo da non misurarsi nel confronto tra mozioni, e ora sì.
Lo dico anche all’On Spada: si accetti il congresso, si accetti il confronto, poi tutti possiamo ricorrere e attendere il giudizio serenamente. Ma non si possono bloccare i congressi né per la paura di perderli né per la minaccia di ricorsi. Ci si conti, anche nei territori, ma come è naturale, un minuto dopo saremo tutti uniti ad aiutare il partito. A partire dai contenuti della mozione che ha vinto e di tutte le altre che possono essere occasione di sintesi politica. I territori vogliono un partito organizzato che sia forte, presente, aggregante. Capace di contrastare gli avversari politici di questa destra che ci sta facendo sprofondare in Sicilia.
Invito quindi ad alzare lo sguardo, a smetterla con richieste di rinvio, cavilli, procedure, ricorsi, apparati, e così via, perché la gente non ci capisce e non ci sceglie, altrimenti. Forza, chiedo un sussulto di orgoglio e chiedo a tutti e tutte di concentrarsi sui contenuti e sulle idee, recandoci a votare per il Congresso. Questo è il PD che siamo e che vogliamo”.