Catania,   “L’8 marzo sia giorno di speranza, in una terra che non vuole rassegnarsi alla disperazione!”

Catania, “L’8 marzo sia giorno di speranza, in una terra che non vuole rassegnarsi alla disperazione!”

CATANIA – “L’8 marzo sia giorno di speranza, in una terra che non vuole rassegnarsi alla disperazione!” . Lo ha esclamato Enza Meli, aprendo stamattina nella sede di via Sangiuliano l’evento “Donna, vita e libertà”. La segretaria generale della Uil di Catania ha anche lanciato un appello-denuncia alle istituzioni politiche: “Investano finalmente sul potenziale delle donne, ancora ampiamente inespresso. Senza identità e talenti femminili, la Sicilia e il Paese non possono progredire. Anzi, si condannano al regresso”. All’evento, moderato dalle responsabili di Mobbing&Stalking Uil e Pari Opportunità della Uil di Catania Agata Giuliano e Serena Vitale, hanno preso parte il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, e la segretaria generale della Uil Sicilia Luisella Lionti. Nel suo intervento il prefetto Librizzi ha inteso rimarcare la valenza della giornata dell’8 marzo come “momento per ricordare le tante donne vittime non solo della violenza di genere, ma anche di quei regimi che nel mondo, come testimoniato dalla donna afghana presente oggi, negano alle stesse donne quelle libertà e quei diritti che, invece, nelle nostre democrazie diamo per acquisite”. “Nonostante le donne oggi occupino anche posti di rilievo e di responsabilità, in particolare, nelle Istituzioni – ha concluso il prefetto – occorre compiere ulteriori sforzi per raggiungere una piena parità di genere”. Concludendo il dibattito, la segretaria generale della Uil Sicilia Luisella Lionti ha sottolineato quanto siano necessarie nella nostra terra “infrastrutture essenziali come scuole, ospedali e medicina territoriale per favorire l’occupazione femminile e contrastare quello schema culturale consolidato a causa del quale sono affidati alla donna soltanto i carichi di cura dei figli e delle persone anziane”. “Sono fortemente preoccupata – ha aggiunto l’esponente sindacale – da ciò che avverrà con 21 regioni a statuto speciale. La Sicilia è il risultato di un’autonomia che non ha mai funzionato. Occorrono”. Nel corso della manifestazione sono state lungamente applaudite le testimonianze di Karimi Somaya, donna in fuga dagli orrori dell’Afghanistan, e dell’imprenditrice Valeria Messina. All’organizzazione dell’iniziativa, presenti anche il segretario generale della UilPensionati Sicilia Claudio Barone e il presidente del Comitato regionale di coordinamento Inail Roberto Prestigiacomo, hanno collaborato l’Associazione per i Diritti degli Anziani-Ada e l’associazione consumatori Adoc.

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