CATANIA, ALLARME DELLA TASK FORCE #CATANIASICURA  «TROPPO BASSA TRA I CITTADINI LA PERCEZIONE DEL RISCHIO SISMICO»

CATANIA, ALLARME DELLA TASK FORCE #CATANIASICURA «TROPPO BASSA TRA I CITTADINI LA PERCEZIONE DEL RISCHIO SISMICO»

CATANIA – Torna a riunirsi il tavolo tecnico #CataniaSicura, «per progredire senza sosta nel necessario percorso culturale di prevenzione antisismica che porti all’urgente messa in sicurezza della nostra città», ha affermato il presidente dell’Ance etnea Giuseppe Piana. L’associazione dei Costruttori è infatti capofila di questa iniziativa che raduna tutte le parti sociali coinvolte: governo regionale, amministrazione comunale, università, forze politiche, ordini e collegi professionali (Architetti, Ingegneri, Geologi e Geometri).«Da quest’ultima riunione – ha continuato Piana – possiamo contare anche sulla partecipazione dell’Anaci, l’associazione degli amministratori condominiali e immobiliari, la cui sezione catanese è presieduta da Salvatore Mammana. È una ulteriore voce che si aggiunge al dibattito sul grave stato di rischio in cui versano gli edifici di Catania, dunque è una nuova conferma del fatto che la prevenzione antisismica è un tema di interesse sociale e collettivo, non solo per gli addetti ai lavori».La sensibilizzazione della cittadinanza è un punto chiave: da diversi studi elaborati emerge che l’attuale mercato immobiliare affida un alto valore commerciale a edifici che, pur essendo ben ubicati o internamente ristrutturati, in realtà sono al massimo rischio di crollo in caso di evento sismico. In altre parole, sussiste ancora una bassa e incosciente percezione generale del pericolo, che invece è sempre più concreto.«Per rinnovare il nostro patrimonio edilizio occorre prima di tutto un cambiamento culturale – ha ribadito il presidente Piana, coadiuvato dal vicepresidente Marcello La Rosa – I nostri concittadini vanno messi nella condizione di capire che la maggior parte delle case in cui abitiamo oggi sono destinate a ridursi in polvere in caso di forte terremoto. Occorre che loro possano quindi comprendere realmente i vantaggi, sia economici che umani, della rigenerazione urbana. Per raggiungere questo scopo il tavolo #CataniaSicura sta lavorando a un progetto pilota che possa diventare l’esempio della nuova città che vogliamo e dobbiamo vivere».Un processo di riqualificazione cittadina comporta certamente numerosi aspetti, anche molto complessi: la pianificazione urbanistica generale, il sistema dei trasporti, il risparmio energetico e soprattutto il reperimento delle risorse finanziarie: «Stiamo procedendo fase dopo fase – ha concluso Piana – ma i tempi cominciano ed essere maturi per elaborare una proposta concreta. L’Ance è disponibile a investire anche proprie risorse economiche. Non a caso, oggi è stata anche l’occasione, grazie alla presenza di Iole Nicolai della società Deloitte, per conoscere più da vicino la piattaforma messa in campo dall’Ance nazionale e dalla stessa società, che punta a risolvere il problema di liquidità dei condomini e delle imprese, facilitando l’utilizzo del sismabonus anche attraverso lo strumento della cessione del credito d’imposta».Hanno inoltre partecipato all’incontro: i docenti del Dicar (Dipartimento Ingegneria Civile e Architettura – Unict) Ivo Caliò, Santi Cascone, Paolo La Greca, Giuseppe Margani; il presidente dell’Ordine Architetti Alessandro Amaro; il segretario dell’Ordine Ingegneri Giuseppe Marano; l’assessore comunale all’Urbanistica Salvo Di Salvo e il direttore dell’Ufficio tecnico Biagio Bisignani; il presidente e il consigliere del Collegio Geometri Paolo Nicolosi e Agatino Spoto; il presidente di Ance Giovani Giuseppe Alì; il consigliere dell’Ordine Geologi Giovanna Pappalardo; il broker assicurativo Diomede Tortora; l’avv. Francesco Faro.

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