“CARO ME DEL FUTURO”: L’INTERVISTA A FRANCESCO LETTIERI

“CARO ME DEL FUTURO”: L’INTERVISTA A FRANCESCO LETTIERI

Disponibile su tutte le piattaforme di streaming dal 4 dicembre, “Caro me del futuro” è il nuovo singolo di Francesco Lettieri che torna a far parlare di sé a due anni dall’uscita del suo album d’esordio “L’alieno al cinema”.

Il giovane cantautore, già vincitore assoluto di Musicultura 2019, si è aggiudicato un gran numero di altri riconoscimenti tra cui il premio A.F.I., il premio Warner Chappell come migliore autore al Premio Bindi e il principale riconoscimento del Premio Pierangelo Bertoli.

Caro me del futuro” è un brano delicato e insieme appassionato, scritto e arrangiato interamente da Francesco Lettieri e racconta di un uomo che, alla fine del suo percorso, ritrova una lettera che da bambino ha scritto a se stesso, e in cui ha nascosto il segreto della sua felicità.

“Ho 10 anni e ho appena finito di leggere un ponte sull’eternità di Richard Bach – racconta Francesco – Quel libro mi lascia addosso una tale emozione, un tale universo di sensazioni che subito penso che da grande voglio fare quello che il libro ha fatto a me: voglio emozionare le persone. Ed è da qui che parte la canzone, dal ricordo di quel giorno, dalla camera di un ragazzino con la testa piena di sogni e di sentimenti”.

ASCOLTA L’INTERVISTA A FRANCESCO LETTIERI:

CARO ME DEL FUTURO|TESTO

Ciao sono Francesco e sto di qua nella mia cameretta
E mentre cresco in fretta imparo che nessuno impara mai
Tutto quello che tu sai già lo sapevi alla mia età
Poi impari a dirlo meglio, farlo meglio

Ma quello che voglio io lo so già adesso
Chi diventerò lo decido adesso
Adesso io ho dieci anni e pochi guai
E mi invento i giochi miei
E che scrivo questa lettera a tutti i futuri miei

Ciao sono Francesco e oggi dormo con Elisabetta
Lei è molto bella e io ho paura di finire in fretta
Il tempo di una sigaretta e poi saremo nudi
Mamma che ansia, ‘sti momenti non li ho mai vissuti
E ho sedici anni e per stare bene
Mi basta un posto e un buon motivo per andarci insieme

Ciao sono Francesco e tutto quello che succede lo dimentico in fretta
Ho già trent’anni e una bolletta da pagare per restare
Che poi è paradossale
Perché io vorrei partire
Ma in assenza resto qui a contribuire a lavorare per pagare per restare a lavorare per pagare
Dimmi tu quando fermare la sequenza

Poi a quarant’anni finalmente vado via
Certo non dal mondo solo dalla geografia di questo splendido Paese distratto
Dove chi è potente vince, prende tutto
E chi ha paura sembra matto
E resta attento ad ogni giorno, ad ogni singolo momento

A questo punto forse è meglio che mi tengo stretto il tempo che mi resta
E provo ad aprire quella scatola che mi son costruito per lasciare fuori tutti quelli senza invito
E mentre vado in giro per le strade dell’Olanda mi domando quante volte vedrò ancora la mia mamma
Provo un po’ di nostalgia
Forse oggi vado via
E dopo tanto tempo fuori finalmente me ne torno a casa mia

E allora ciao sono Francesco e sto di nuovo nella cameretta
Ho sessant’anni ormai e cresco troppo in fretta
Neanche il tempo di pensarci che è passato già un secondo
A questo punto tanto vale che dipingo un po’ il mio mondo

E proprio mentre metto a posto delle mie vecchie cornici
Di là nella stanzetta coi bidoni di vernice
C’è una lettera per terra
La raccolgo e lei mi dice:
“Francesco del futuro, spero che tu sia felice
Sto scrivendo questa lettera da un tempo assai diverso
L’anno è il 2001, forse a leggerlo ti sentirai un po’ perso
E allora siediti per terra, tieniti forte, perché
Ci sta una cosa che ho da dirti:
Io sono fiero di te”

CARO ME DEL FUTURO|VIDEOCLIP

 

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