Carlentini, Sebastiano Ira: Cento anni portati splendidamente

Carlentini, Sebastiano Ira: Cento anni portati splendidamente

CARLENTINI –  Cento anni portati benissimo. Sono quelli festeggiati venerdì sera, in una location di Carlentini, da Sebastiano Ira, sposato con Maria Filomena Magnone  da cui sono nati due figli Enza e Giuseppe. Nato il 20 ottobre 1917, il nonnino è stato festeggiato  dai figli, dai quattro nipoti, dai familiari provenienti anche dalla Calabria e da tutta l’amministrazione comunale di Carlentini. Ai festeggiamenti ha partecipato l’assessore alle Politiche sociali Concetta Torcitto, che a nome del sindaco Giuseppe Basso e dell’intera amministrazione, ha consegnato una targa a ricordo del centenario. Sebastiano Ira ha vissuto a cavallo di due secoli testimoniano la storia viva della città di cui, in maniera lucida e coerente, nonostante la venerabile età, è ancora in grado di riportarne ricordi di vicende e di persone. Il centenario ha partecipato alla seconda guerra mondiale come  Aviere nel 1939 . Nel settembre del 1941 fu  chiamato come Fante in Grecia nella divisione Piemonte,svolgendo la funzione di addetto all’approvvigionamento dei fanti in battaglia .Nel 1944 fu catturato dai tedeschi in Grecia ,dove trascorse diversi mesi di prigionia a Skopje nel Peloponneso. Sebastiano Ira fu  portato per 15 giorni ad Atene e dormì ad  Olimpia . “Ad Eleusi  – ha detto il centenario – ho trascorso un lungo periodo  in condizioni disumane, come dormire in fosse umide e precarie sotto terra per proteggersi dai bombardamenti. Poi sono ritornato a Skopje in Macedonia , dove spaccavano legna per gli altri prigionieri. Una situazione veramente fuori dal pensiero umano e ricordo ancora che il gruppo di prigionieri a cui appartenevo  ci siamo liberati con grande destrezza e sprezzanti del pericolo. Dopo la liberazione abbiamo intrapreso la strada del ritorno, passando da Prisdne in Bulgaria , camminando per venti giorni. Gli ultimi mesi li ho trascorsi in Italia in attesa della liberazione che è avvenuta   il 25 aprile 1945”. Il centenario ha ricordato l’esperienza bellica della seconda guerra mondiale, la prigionia, un ricordo  ancora lucido e preciso e a questi si aggiungono i ricordi appartenenti alla vita  con la sua famiglia per la quale dopo la guerra ha continuato a lavorare con spirito di sacrificio e mosso da un immenso amore. Venerdì sera, per Sebastiano Ira è stato un momento di grande festa assieme ai suoi figli Enza e Giuseppe, ai quattro nipoti e ai familiari che hanno manifestato la loro gioia e il loro affetto per il traguardo raggiunto.

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