Carlentini, L’associazione Politica- Culturale “Davvero & Sempre” chiede al sindaco Stefio maggiori informazioni sul Covid19.

Carlentini, L’associazione Politica- Culturale “Davvero & Sempre” chiede al sindaco Stefio maggiori informazioni sul Covid19.

CARLENTINI – “Nel nostro Comune è ancora presente una situazione seria e degna di esser monitorata costantemente. Chiediamo al sindaco maggiori informazioni sulla situazione attuale del nostro Comune”. E’ quanto ha scritto il presidente dell’associazione Politico – Culturale “Davvero & Sempre” Giovanni Condorelli al sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio in merito all’emergenza sanitaria del Covid19, con particolare riferimento al nostro Comune. “Non avremmo mai immaginato di vivere un periodo così drammatico ed incerto come quello che stiamo vivendo, il cui impatto ha colpito profondamente ogni aspetto della nostra vita, dal sanitario, al sociale, all’economico. “Abbiamo dovuto rinunciare a libertà e movimento che sono le condizioni fondamentali per vivere la nostra vita – ha scritto il presidente di “Davvero & Sempre” Giovanni Condorelli –  la nostra città, tutto questo per la nostra incolumità e la nostra sicurezza. Oggi apprendiamo a mezzo stampa che sembrerebbe superato il famoso “picco”, ma gli ultimi dati appresi, purtroppo non dai canali ufficiali, evidenziano che nel nostro Comune è ancora presente una situazione “seria” e degna di esser monitorata costantemente. In questo momento sentiamo la necessità di chiedere con forza  maggiori informazioni, riferite alla situazione attuale del nostro comune. Senza strumentalizzazione alcuna, chiediamo che i nostri dubbi, le nostre perplessità, vengano chiarite in modo costante, perché i nostri dubbi e le nostre incertezze, sono le incertezze e i dubbi di tutti quei genitori, figli che vivono nel nostro Comune. Non siamo qui per creare allarmismi – conclude Giovanni Condorelli –  o per fomentare chissà quale polemica, ma siamo qui per ribadire quello che è un nostro diritto, quel diritto che ha ogni cittadino di questa città, perché informare non significa allarmare, significa rendere partecipe tutta una comunità sulla serietà del momento. Ovviamente, non vediamo l’ora che questo momento passi al più presto, e che si possa ritornare a vivere ed apprezzare nuovamente quella normalità, che spesso nel passato non veniva considerata come un bene da difendere, ma che ora per ovvi motivi ci viene in parte limitata”.

 

Open chat
Ciao,
chiedici la tua canzone