Carlentini, Incidente sul lavoro al Petrolchimico di Priolo, morto dopo un mese

Carlentini, Incidente sul lavoro al Petrolchimico di Priolo, morto dopo un mese

CARLENTINI – E’ morto dopo un mese dall’incidente sul lavoro avvenuto nell’area dell’azienda Versalis nel polo petrolchimico di Siracusa. Michele Monitto, 50 anni, di Carlentini (Siracusa) è deceduto all’ospedale Cannizzaro di Catania dove era stato trasferito per le gravi ferite riportate. Dalla ricostruzione delle organizzazioni sindacali Monitto, operaio della Sicimontaggi, azienda dell’indotto, stava manovrando una piccola gru quando durante uno spostamento qualcosa gli è finito addosso.   “Esprimiamo la nostra vicinanza ai familiari e come sindacato siamo a disposizione, nel caso in cui la famiglia ne avesse bisogno, per fornire assistenza legale” afferma Marco Faranda, segretario Fismic Confsal di Siracusa. “Chiediamo che venga fatto tutto il possibile – aggiunge – per accertare quanto accaduto e individuare eventuali responsabilità. Come Fismic Confsal coinvolgeremo tutti i lavoratori del polo industriale per avviare una raccolta fondi da destinare ai familiari di Michele Monitto. Come Fismic Confsal Siracusa ribadiamo ancora una volta che non è più possibile rinviare l’istituzione di una task force che effettui controlli e verifiche in tutta la zona industriale”. “Con rabbia e dolore apprendiamo della morte di Michele Monitto. Aveva 50 anni e abitava a Carlentini, era un operaio e s’è spento dopo un mese di agonia per un incidente sul lavoro. La Uil di Siracusa e di Sicilia è a lutto e si stringe alla famiglia della vittima, ma il cordoglio non basta. Nel nome di Michele Monitto e delle tante, troppe, vittime di questa strage indegna di un Paese civile ribadiamo al presidente Renato Schifani il nostro appello, la nostra sfida delle cose concrete, perché venga finalmente adeguata la dotazione di personale negli Ispettorati regionali del Lavoro”.
Lo afferma la segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, che aggiunge: “Confidiamo nella magistratura, perché questo come ogni altro incidente sul lavoro merita verità e giustizia. Rivendichiamo, però, che pure le istituzioni politiche facciano sino in fondo la propria parte. Ci rivolgiamo innanzitutto alla Regione. Da questo ente dipendono gli Ispettorati del Lavoro, i cui organici attuali rendono persino improbabili i controlli sul rispetto delle norme nei cantieri, nelle fabbriche e nei campi. Così, si garantisce di fatto impunità ai prenditori di vite umane. Che non meritano di essere chiamati imprenditori e per i quali sollecitiamo, insieme con il nostro leader nazionale Pierpaolo Bombardieri, una norma penale istitutiva della nuova figura di omicidio sul lavoro”. (fonte: ansa)

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