Carlentini, Catena Fiorello presenta “Picciridda” agli studenti del “CarloV”  e alla  delegazione di studenti del Vittorini e Alaimo.   L’incontro promosso dal Carlo V con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Carlentini, inserito in “Libriamoci”

Carlentini, Catena Fiorello presenta “Picciridda” agli studenti del “CarloV” e alla delegazione di studenti del Vittorini e Alaimo. L’incontro promosso dal Carlo V con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Carlentini, inserito in “Libriamoci”

CARLENTINI – L’Istituto comprensivo “Carlo V” con il patrocinio del Comune di Carlentini, assessorato Cultura e Pubblica Istruzione, nell’ambito dell’edizione 2017 di “Libriamoci”,  ha organizzato al Teatro comunale di contrada Piano d’Aquila la presentazione del romanzo di Catena Fiorello “Picciridda” alla presenza di oltre quattrocento studenti, provenienti anche dal Liceo Vittorini e dall’Istituto Alaimo di Lentini. L’autrice e conduttrice televisiva Catena Fiorello è stata accolta dal dirigente scolastico Anna Grazia Meli, dal vice sindaco del Comune di Carlentini e assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura  Pinuccio Carnazzo, dalla referente del progetto Laura Capodicasa e dal direttore artistico del Teatro Comunale Alfio Breci. Catena Fiorello è stata accolta con un grossissimo applauso all’interno teatro comunale e poi ha raccontato il suo romanzo “Picciridda”, la storia di Lucia, figlia di emigrati, che vive con la nonna, burbera e austera in una Sicilia dei primi anni Sessanta, e, come tutti i bambini che non hanno fortuna, anche lei è “figlia della gallina nera”.”Cosa può accadere di particolare a una “picciridda”  – ha detto l’autrice – che nei primi anni Sessanta abita in un paesino, Leto (Letojanni), posto lungo la costa della Sicilia orientale tra Messina e Catania? Può accadere, ad esempio, che i genitori si trovino costretti a emigrare in Germania e che decidano di portare con loro solo il più piccolo dei due figli affidando “la grande”, sebbene pur sempre picciridda, alla nonna paterna dal carattere burbero. Lucia è figlia di emigrati e vive questa sua condizione sentendosela addosso come un marchio negativo. È consapevole, Lucia, che per lei – e per tutti coloro che non sono figli “della gallina bianca”– la necessità implica sacrificio e rinunce. Lo sa bene. Lo dicono tutti. Lo ripete la nonna. Ma qual è il prezzo che bisogna pagare? E fino a che punto il gioco può valere la candela”. Poi gli studenti hanno posto delle domande all’autrice sul romanzo. “Due temi – ha detto Catena Fiorello – ci sono all’interno del romanzo: l’immigrazione e la violenza sulla donna. Due temi di straordinaria attualità”.  L’iniziativa “Libriamoci che si svolgerà ogni anno tra ottobre e novembre è arrivata alla quarta edizione  ed è stata promossa dal Centro per il libro e la Lettura (MiBACT) e dalla Direzione generale per lo studente (MIUR).  “Quest’iniziativa che vuole avvicinare alla lettura il mondo della scuola, da quella dell’infanzia alle secondarie – ha detto il dirigente scolastico Anna Grazia Meli –  scrittori, scienziati, autori, uomini politici, sportivi, giornalisti, artisti, personaggi della cultura e dello spettacolo così come le famiglie e la gente comune potranno entrare nelle aule scolastiche per leggere ad alta voce i libri che più li hanno appassionati”. “I ragazzi – ha aggiunto la referente del progetto  Laura Capodicasa – hanno avuto la possibilità di leggere un romanzo e confrontarsi con l’autore. Un’esperienza unica per i nostri ragazzi”.

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