Brucoli: Cosa si aspetta a valorizzare la frazione augustana?

Brucoli: Cosa si aspetta a valorizzare la frazione augustana?

di Emanuele Gentile
BRUCOLI – Brucoli è l’emblema degli anni tristi che sta passando la città di Augusta. Un declino in atto da decenni nonostante il fatto che Augusta sul finire degli anni cinquanta fosse una delle città più progredite dell’intero Mezzogiorno. Declino accentuato dal dissesto del Comune. Augusta, di fatto, è una città ferma dove neanche l’importante realtà portuale riesce a dar quel qualcosa in grado di assicurare sviluppo e benessere. Questa situazione di progressivo e prolungato declino la sia può notare, per l’appunto, visitando la nota frazione marittima di Brucoli. Anch’essa coinvolta, suo malgrado, dal progressivo degrado ambientale e della qualità della vita che investe oramai da anni il comprensorio augustano. Brucoli che dovrebbe rappresentare la punta di diamante della propensione turistica del territorio megarese, invece, langue in un limbo molto problematico e serio. Nulla sembra muoversi per un suo rilancio dato che l’alibi di fondo resta il seguente: VISTO CHE IL COMUNE E’ IN DISSESTO NON C’E’ NIENTE DI NIENTE… Qui si assiste al fallimento di una comunità locale incapace di progettare il proprio futuro e di un Comune che si accontenta della mera amministrazione ordinaria. Quando Augusta lancerà un movimento di rinascita del suo antico borgo marinaro denominato Brucoli? Proviamo ad immaginare un progetto complessivo di sviluppo e rilancio di Brucoli. Un primo intervento sarebbe quello di realizzare fra l’entrata in Brucoli e il Trotilon un lungomare così da sanare il caos di quella zona. Non c’è bisogno di una colata di cemento (come spesso si usa in Sicilia), ma di un ammodernamento utilizzando la pietra e sviluppando zone a verde. Un altro versante d’intervento è quello della pulizia che dovrebbe essere maggiormente puntuale e oculata. Come si fa a sopportare il lezzo che deriva dai cassonetti in uso ai pub e altre strutture di ristorazione? Soprattutto in periodo estivo. Nella piazzetta di Brucoli, inoltre, c’è un chiosco inutilizzato. Cosa si aspetta a toglierlo in modo da riqualificare quella zona di Brucoli? Soprattutto l’area dell’imbarcadero regna nel degrado più assoluto. Da mesi insistono sopra la spiaggetta un accumulo di massi che arrecano disdoro all’intera area. Come mai nessuno (il Comune) ne ha imposto la rimozione. Anche quella zona riluce per abbandono. La spiaggetta non è mai soggetta a pulizia, mentre la zona sovrastante è soggetta a parcheggio. Perché non realizzare una zona a verde in corrispondenza della parte bruco lana del fiordo? Ciò permetterebbe a Brucoli di avere finalmente una bella area a verde con un significativo guadagno in termini di vivibilità e qualità della vita. Da mesi, poi, si susseguono i lavori di restauro del faro compreso nell’area del Castello Aragonese. Due suggerimenti: riqualificare l’antistante piazza e permettere la fruizione del castello. Collegato al Castello Aragonese ci sarebbe la questione di istituire un museo delle tradizioni marinaresche proprio a Brucoli. Sarebbe un’ottima idea visto la vocazione naturale al mare della frazione megarese. Capite che dall’unione fra la bellezza dei luoghi (risanati), il Castello Aragonese e il museo Brucoli avrebbe un buon potenziale turistico. Un altro punto dolente è la mancanza di un depuratore. Augusta è un NON-MODELLO per tutto quanto riguarda la depurazione delle acque. Il depuratore diventa, dunque, un’infrastruttura necessaria per assicurare lo sviluppo e la sanità del territorio. Infine, il nodo trasporti. Non sarebbe più utile porre il terminal degli autobus urbani ad inizio dell’abitato? Inoltre, non sarebbe venuto il momento di ragionare su un ripristino della soppressa stazione? In altre parti d’Italia ed Europa è in atto il recupero di stazioni o di tratte di ferrovie dismesse per utilizzarle come tramvie o metropolitane di superficie. Perché non pensare ad una soluzione analoga per il comprensorio di Augusta visto che sono state soppresse anche le stazioni di Castelluccio e Agnone. Insomma, di questioni aperte a Brucoli ce ne sono. Tuttavia, è chiaro che una comunità importante quale quella di Augusta non si deve più accontentare di una dimensione della governante improntata alla semplice amministrazione ordinaria se intende svilupparsi e progredire. Bisogna immaginare a crearsi il proprio avvenire.

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