NOTO – Una smisurata passione per la musica ed il forte attaccamento alla sua Noto, il cui nome ha portato in giro per il Mondo e per cui, nel lontano 1975, ha lanciato NotoMusica, il Festival Internazionale che scandisce le estati della città Barocca.Il Maestro Corrado Galzio domenica 3 novembre compie 100 anni e l’amministrazione comunale, assieme all’Associazione Concerti Città di Noto, ha deciso di festeggiare la felice ricorrenza organizzando una serata dedicata alla musica, ripercorrendo le tappe musicali più importanti dell’ultimo secolo a Noto.Domenica pomeriggio alle 18, infatti, al Teatro Tina Di Lorenzo è in programma l’omaggio al Maestro Corrado Galzio, con la proiezione di un documentario realizzato da Alberto Frasca, presidente dell’Associazione Concerti Città di Noto dal titolo “Cento anni di musica a Noto”, a seguire il sindaco Corrado Bonfanti consegnerà a nome della città e della comunità netina, un piccolo regalo alla famiglia Galzio. Nelle sue parole, tutto il riconoscimento di Noto al maestro pianista, fondatore di NotoMusica. «Il 3 novembre è giorno di festa e di gioia in casa di Corrado Galzio – dice il sindaco Corrado Bonfanti – che ha raggiunto il traguardo delle 100 primavere, praticamente tutte vissute, fin dalla prima infanzia, nel segno dell’attività musicale di altissimo livello, sviluppatasi in particolare in Italia e Venezuela, i due Paesi da lui particolarmente amati. È naturalmente giorno di festa e di gioia in seno alla sua famiglia, ma è pure giorno di festa, di gioia e di sano orgoglio per tutti i netini, felici di stringersi attorno a lui per ringraziarlo di aver portato il nome di Noto praticamente in quasi tutti i paesi del mondo. Siamo fieri e compiaciuti, come netini, di essere concittadini di Corrado Galzio, un talentuoso netino, un grande siciliano, riconosciuto nel mondo intero come un geniale musicista, tra i più prestigiosi che la nostra Isola abbia mai prodotto». Nato a Noto nel 1919, Galzio ha cominciato a studiare pianoforte con il maestro Giuseppe Scopa e li prosegue a Milano e poi a Roma, nel Conservatorio di Santa Cecilia con il maestro Renzo Silvestri. Negli anni ’40 fonda il Quartetto Galzio e poi da vita a differenti gruppi cameristici, l’Ensemble e I Solisti di Santa Cecilia. Con queste formazioni ha svolto un’attività concertistica senza soste, realizzando tournée in tutto il mondo (Europa, America Latina, Unione Sovietica, Cina, Stati Uniti, Medio Oriente). Ha suonato con i più prestigiosi musicisti (Odnosopoff, Janigro, Cassadó, Fourniér, Ferras, Accardo, Ughi…), presentando accanto al grande repertorio classico anche opere di autori venezuelani (Blanca Estrella, Rhazes Hernández) e composizioni a lui espressamente dedicate (Casale, Gervasio, Blanca Estrella, Morricone, Sollima, Ferrauto …). La sua vita di musicista si svolge tra Italia, Venezuela ed anche nel resto del Mondo, sempre associando all’attività concertistica l’impegno culturale. Legare il Vecchio e il Nuovo Mondo sotto il segno della musica e della reciproca conoscenza è il suo obiettivo. In Venezuela, nella capitale Caracas, fonda e dirige il Conservatorio Italiano di Musica, con l’obiettivo di promuovere l’educazione musicale. Conoscere gli autori classici e presentare le più recenti espressioni artistiche sarà la costante del programma dal vivo Temas con variaciones che personalmente cura per la radio e per la televisione, quest’ultima considerata uno strumento di comunicazione di novità al tempo del lontano esordio nel 1952. Sotto l’egida dell’associazione Italiamondo Cultura promuove una serie di iniziative di successo, come ad esempio, i concerti, le conferenze e i dibattiti che realizza presso il Centro Culturale Monte Sacro dove si sono avvicendati artisti e intellettuali di tutto il mondo. Nel 1975, con la collaborazione di un gruppo amici, fonda l’Associazione Concerti Città di Noto. Il suo intento è stimolare la vita artistica della città natale e riallacciarla alla nobiltà delle sue tradizioni musicali. Il Festival Internazionale Notomusica in estate, la Stagione Concertistica lungo l’anno, i concerti nelle scuole e nei centri limitrofi, i corsi di Didattica Musicale sono il risultato del suo impegno di instancabile organizzatore. Anno dopo anno, dal 1975 a oggi, il Festival, che assicura alla città la presenza di un turismo culturale di qualità, costituisce un appuntamento imperdibile per quanti amano la grande musica classica.Corrado Galzio ha sempre curato il dialogo e l’amicizia tra Italia e Venezuela, come testimonia la presenza, nella ribalta internazionale del Festival, delle orchestre, degli interpreti e dei compositori venezuelani. Prestigiosi riconoscimenti e onorificenze gli sono stati attribuiti per l’opera di continua mediazione culturale fra i paesi dell’una e dell’altra sponda dell’oceano e per la lunga carriera musicale. È del 2015 l’ultima apparizione pubblica del Maestro che ha voluto celebrare con un grande concerto il 40° Anniversario della fondazione del Festival Internazionale Notomusica.Nell’ambito dell’attività discografica, è recente la compilazione di una serie di album in cui l’artista ha consegnato alcune registrazioni dal vivo delle più significative esperienze concertistiche, al fianco di artisti del calibro di Uto Ughi e Salvatore Accardo.
Una vita all’insegna della musica e della condivisione. Un po’ come riassume Alberto Frasca, presidente dell’Associazione Concerti Città di Noto. «Parli di Corrado Galzio – dice Frasca – e ti balza in mente l’idea utopica del moto perpetuo: al traguardo dei cent’anni ne contiamo poco meno di ottanta dedicati alla musica, nel continuo girare per il mondo, nel riscuotere successi in tutte le capitali del Mondo. Ai luoghi di più duratura stanzialità, Noto ed il Venezuela, ha donato il meglio che genialità, professionalità, passione e generosità gli hanno consentito. Diventava infine necessario un momento di sosta; ma perché doveva subentrare il silenzio? La musica risuonerà ancora nel suo cuore, così come mai sparirà dal nostro. C’è il sempre vivido brillio dei suoi occhi e l’appagante serenità del sorriso ad allietare la festa dei suoi gloriosi cent’anni. Via dunque altre parole che non siano Grazie, Maestro! Buon compleanno, Corrado».